La Francia vuole vietare l’accesso ai siti porno ai minori. Iniziativa probabilmente lodevole, ma che va incontro a problemi organizzativi, legali ed etici. Riporta Wired che il ministro per la transizione digitale francese, Jean Noel Barrott, ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni un nuovo sistema obbligatorio di certificazione dell’età.
Le possibilità che il legislatore francese sta valutando sono due. La prima è l’introduzione di una specie di passaporto digitale, legato a un’applicazione per smartphone simile a quelle usate dalle banche per gli acquisti online. La seconda è basata su una legge adottata dal primo gennaio 2023 nello stato della Louisiana, dove i siti porno richiedono agli utenti di verificare la propria età caricando la foto di un documento di identità. Tuttavia, entrambi i sistemi presentano delle falle e, soprattutto, reali problemi legati all’anonimato e alla tutela dei dati personali.
Riferendosi al sistema usato in Lousiana, come riporta Le Figaro, la Commission nationale de l’informatique et des libertés transalpina ha affermato che “questo sistema è sia inaffidabile che poco rispettoso dei dati personali, perché richiede la raccolta e il trattamento di documenti ufficiali di identità per funzionare ». Infatti, anche introducendo un obbligo formale per i siti di cancellare i dati immediatamente dopo l’accesso, sono poche le garanzie che ciò possa essere davvero rispettato, rischiando così di dare in pasto le proprie informazioni personali a vari sistemi di profilazione.